
Il bagarinaggio online sta diventando una vera e propria piaga per il settore culturale: genera danni d’immagine per istituzioni e organizzatori, provoca disagi per i visitatori – che si ritrovano spesso con prenotazioni non valide o costi esorbitanti – e alimenta un mercato parallelo che sfugge a ogni controllo. Un numero crescente di siti, spesso nascosti nei meandri della rete, simula il look & feel dei portali ufficiali con l’unico scopo di intercettare ignari turisti e rivendere biglietti con ricarichi ingiustificati o, in alcuni casi, senza alcuna validità. In questo contesto, nasce Sensor, l’innovativa piattaforma sviluppata da da Urban Mis, lo spin-off dell’Università di Salerno, che nasce con l’obiettivo di offrire strumenti innovativi per misurare e valorizzare l’identità di città e destinazioni turistiche.
Sensor è il risultato di questo know-how: una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale e una tecnologia proprietaria per simulare le ricerche più frequenti degli utenti su Google e su altri motori di ricerca – spiega il Professor Francesco Polese Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso UNISA – scandagliando la rete in profondità. Il sistema è in grado di riprodurre fedelmente la navigazione degli utenti reali, individuando anche i siti nascosti tra le pagine più remote delle SERP, ovvero le pagine dei risultati dei motori di ricerca, dove spesso si celano le rivendite non autorizzate.
La scintilla proviene senza ombra di dubbio dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano che si adopera da oltre 630 anni nella conservazione e nel restauro del Duomo, nell’attività di custodia e di servizio all’attività liturgica e nella valorizzazione del suo patrimonio, provvedendo al reperimento delle risorse necessarie al suo mantenimento. L’idea di contribuire con attività di ricerca scientifica ed un ‘uso dolce e non violento delle ICT’, spiega il Professor Matteo Gaeta, Ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni c/o il DIEM dell’Università di Salerno, al supporto di Enti e Istituzioni nel definire strumenti di difesa proattivi contro le ‘bad practices’ che affliggono il mercato delle vendite legali in settori cruciali per l’identità del nostro Paese, ci ha stimolato ad affrontare una problematica che mina le fondamenta della nostra economia, depaupera opportunità occupazionali e, non meno grave, incide profondamente sulla nostra etica sociale.
Ad aver scelto Sensor come alleato strategico è stata anche la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, che ha avviato un progetto pilota per monitorare la rivendita non autorizzata dei biglietti d’ingresso, proteggendo così uno dei patrimoni culturali più visitati d’Italia.
La Veneranda Fabbrica del Duomo, ha favorito e favorisce l’incremento delle vendite on line ed aver individuato uno strumento che permetta il monitoraggio a 360 del web e dei social, si integra perfettamente nelle innumerevoli attività di sviluppo digitali che la stessa propone ai visitatori afferma Emanuele Callioni – Coordinatore delle attività digitali.
Sempre più frequentemente il turista ricerca le informazioni per i propri viaggi in rete – ha sottolineato Valentina Gallazzi – Raccolta Fondi, Marketing e Servizi ai visitatori -, ma in un mercato che vede oltre il 70% dei nostri utenti arrivare dall’estero, il rischio di imbattersi in rivenditori terzi o prodotti non ufficiali è sempre più alto. Durante la nostra indagine, abbiamo analizzato l’offerta in rete, approfondendo il tipo di servizio offerto (biglietti, visita guidata più biglietto) e del posizionamento a livello di prezzo. I prezzi dei servizi gestiti da terzi variano notevolmente a seconda del tipo di servizio. In generale, questo servizio ci permette di raccogliere in modo sistemico le segnalazioni di violazioni del “marchio” Duomo e utilizzi non autorizzati dei nostri segni ufficiali, nonché individuare eventuali rivenditori che non hanno un accordo di rivendita o intermediazione. In passato, abbiamo identificato numerose violazioni del marchio e utilizzi non autorizzati sui siti non autorizzati, tra cui: uso non autorizzato dei nostri segni distintivi (logo e marchi registrati) o dominio che inducono il visitatore a pensare di trovarsi sul sito ufficiale; utilizzo non autorizzato di contenuti protetti da diritti d’autore.
La scelta di Sensor da parte della Veneranda Fabbrica del Duomo è orientata a tutelare il consumatore. Quali altre attività avete intrapreso per riuscire a garantire la massima trasparenza per gli utenti?
Sulla base delle nostre rilevazioni – ha continuato Valentina Gallazzi – abbiamo contattato i titolari dei siti non autorizzati per richiedere la rimozione dei contenuti non autorizzati dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Di conseguenza abbiamo considerato azioni legali contro i titolari dei siti non autorizzati per violazioni del “marchio” Duomo e relativi utilizzi. Per questo motivo abbiamo deciso di implementare misure di protezione aggiuntive, per prevenire future violazioni del marchio e utilizzi non autorizzati.