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Abolizione del cambio dell’ora: la Spagna spinge!

Abolizione del cambio dell’ora: la Spagna spinge!
Photo by Bru-nO – Pixabay
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Madrid riaccende il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora: il premier Sanchez chiede all’UE di dire addio al doppio orario entro il 2026.

Abolizione del cambio dell’ora: la Spagna spinge!
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Con l’avvicinarsi del cambio da ora legale a ora solare, la questione del cambio d’orario torna sotto i riflettori. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha recentemente riacceso il dibattito, portando la questione all’attenzione del consiglio dell’energia dell’Unione Europea. Secondo Sanchez, è giunto il momento di porre fine a una pratica che non tiene più il passo con i tempi moderni.

Il ritorno al passato: una storia di tentativi e omissioni

Il cambio dell’ora è una questione discussa da tempo. Già nel 2019, il Parlamento Europeo aveva approvato una risoluzione per eliminare l’obbligo del cambio semestrale, lasciando però la decisione finale ai singoli Stati membri. Per vari motivi, il processo legislativo si è bloccato, e oggi Sanchez ripropone la questione con rinnovato vigore. “Cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso”, afferma il primo ministro spagnolo. La sua iniziativa punta a valorizzare il voto che il Parlamento aveva espresso sei anni fa e attuare il cambiamento entro il 2026.

Opinione pubblica e riscontri scientifici

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Le parole di Sanchez trovano riscontro nei dati e nei sondaggi. Nel 2018, una consultazione pubblica aveva rilevato che l’85% dei partecipanti era a favore dell’abolizione del cambio d’orario. Il primo ministro sottolinea che, nonostante la convinzione diffusa, il cambio dell’ora non comporta un sostanziale risparmio energetico: “La scienza ci dice che non comporta un risparmio energetico, ma scombussola i ritmi biologici due volte all’anno”, dichiara Sanchez.

Analisi dei fatti: un riepilogo dei dati energetici

Analizzando i dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica, nel 2024 il risparmio derivante dal cambio d’orario è stato di 340 milioni di kWh. Anche se questi numeri sembrano imponenti, rappresentano una piccola frazione del fabbisogno energetico totale dell’Unione Europea, stimato in 312,3 miliardi di kWh nello stesso anno. Questo evidenzia come, a fronte dei modesti risparmi, gli effetti negativi sul benessere individuale e collettivo possano rappresentare argomenti più urgenti da considerare.

Con il passaggio imminente all’ora solare, la Spagna si prepara a intraprendere un percorso di cambiamento. Se Sanchez riuscirà nel suo intento, il cambio dell’ora potrebbe divenire un retaggio del passato, in linea con una visione più moderna e scientificamente fondata della gestione del tempo.