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Trasferimenti di pensionati Italiani all’estero: vantaggi e verifiche

Trasferimenti di pensionati Italiani all’estero: vantaggi e verifiche
Photo by jhenning – Pixabay
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La crescente tendenza dei pensionati italiani a trasferirsi oltre confine comporta nuovi controlli INPS, focalizzati sull’accertamento dell’esistenza in vita per chi riceve la pensione all’estero.

Trasferimenti di pensionati Italiani all’estero: vantaggi e verifiche
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L’istituto previdenziale italiano sta intensificando gli sforzi per verificare l’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero. Nonostante la mancanza di dati aggiornati sul numero esatto di tali trasferimenti, è chiaro che sempre più pensionati optano per vivere in paesi stranieri. Questo fenomeno si inserisce nel contesto del recente avvio della campagna 2025/2026, volta a garantire che le pensioni inviate all’estero dalle casse italiane siano effettivamente destinate a chi ne ha diritto. Ma cosa spinge i pensionati italiani a fare le valigie e cercare rifugio all’estero? Esploriamo insieme le motivazioni prevalenti.

I motivanti a versare il mare: costo e tassazione

I motivi che spingono i pensionati verso nuove terre sono facilmente intuibili. In prima fila troviamo il costo della vita, spesso inferiore nei paesi di destinazione rispetto all’Italia, seguito da un regime fiscale più leggero, che può significativamente aumentare il potere d’acquisto. Le nazioni prescelte, infatti, offrono condizioni fiscali estremamente vantaggiose, con tasse ridotte e meno burocrazia da affrontare. Spagna e Portogallo, tra le preferite in Europa, e Tunisia e Marocco, in Africa, sono mete particolarmente comuni, grazie a incentivi per gli anziani che vogliono godersi la pensione con un occhio al risparmio.

Nel suo messaggio n. 890/2025, l’INPS ha dettagliato le procedure che i pensionati devono seguire per continuare a ricevere i loro assegni all’estero. Fondamentale, in questo contesto, è la verifica in due fasi che copre diversi continenti in periodi specifici: da marzo a luglio per America, Asia ed Estremo Oriente, e da settembre a gennaio per Europa, Africa e Oceania.

La campagna di verifica: un iter essenziale

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Le nuove istruzioni diffuse dall’INPS sottolineano quanto sia critica l’attestazione dell’esistenza in vita. Questo processo, suddiviso in due fasi, si avvale della collaborazione di Citibank NA, responsabile del pagamento pensionistico oltre confine. I pensionati interessati sono chiamati a completare e restituire il modulo di conferma ricevuto, pena la sospensione del pagamento della pensione. È un sistema rigido, ma necessario per garantire la legittimità delle erogazioni.

Con l’invio delle attese lettere di verifica da parte di Citibank NA a partire dal 20 marzo per determinate aree, e dal 17 settembre per altre, i pensionati dovranno rispettare le scadenze per evitare interruzioni nel flusso di denaro. Qualora i moduli non vengano correttamente inviati, si attiverà la modalità di pagamento in contanti tramite Western Union, ma solo come ultima risorsa prima della sospensione definitiva.

Prove di esistenza in vita: varie vie

L’INPS propone un articolato ventaglio di possibilità per dimostrare l’esistenza in vita. Le modalità includono l’invio cartaceo del modulo compilato, l’uso della piattaforma online Citibank per determinate nazioni, e la riscossione personale del pagamento tramite Western Union, che funge anche da prova dell’esistenza. Colleghi, enti diplomatici e rappresentanti locali possono confermare le dichiarazioni dei pensionati, aggiungendo un livello di autenticità a tutta la procedura.

Per chi dovesse affrontare l’interruzione dei pagamenti, è prevista la possibilità di richiedere la riattivazione delle rate sospese presso le strutture territoriali INPS, previa presentazione di documenti d’identità.

La meticolosità del messaggio n. 890/2025 evidenzia quanto l’INPS sia attenta nella supervisione del corretto esborso delle pensioni per i cittadini all’estero. In definitiva, questo complesso meccanismo è indispensabile per tutelare sia l’erario che i diritti degli aventi diritto.