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Stati Generali degli Eventi: Italia al centro del settore

Stati Generali degli Eventi: Italia al centro del settore
Photo By Club degli Eventi
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Le aziende credono nel settore: il 92% ha già investito in eventi e oltre metà prevede di aumentare il budget entro il 2026.Con un mercato da oltre 1 miliardo di euro e investimenti globali destinati a superare i 3,4 miliardi l’anno, l’Italia si conferma protagonista della scena internazionale, seconda solo agli Stati Uniti.

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Un settore in fermento tra numeri record e nuove prospettive

Milano ha accolto, il 10 settembre al Talent Garden Calabiana, la seconda edizione degli Stati Generali degli Eventi, appuntamento di riferimento per la Event Industry italiana e internazionale. L’iniziativa, promossa da ADC Group e supportata da Plesh e BEA / Club degli Eventi, ha visto la partecipazione dei principali attori del settore, riuniti per analizzare lo stato dell’arte e delineare i prossimi scenari. Ad aprire i lavori è stato il Viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini, che ha sottolineato il ruolo cruciale dell’industria degli eventi nella valorizzazione dell’Italia nel mondo.

A livello globale, i numeri parlano chiaro: nei prossimi dieci anni sono attesi oltre 380 grandi eventi tra Olimpiadi, Expo, Mondiali ed Europei di calcio, con investimenti annui superiori a 3,4 miliardi di euro e spese operative che superano i 3,6 miliardi, secondo i dati della ricerca WePlan 2024. Un comparto in costante crescita, capace di attivare filiere economiche e culturali sempre più ampie.

La event Industry è un’espressione fondamentale del Sistema Paese, una filiera che non solo genera un valore economico importante, ma che porta l’eccellenza italiana nel mondo. Un luogo di espressione per il Made in Italy. Appuntamenti come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano opportunità storiche e l’Italia deve farsi trovare pronta, trasformando queste occasioni in un volano di sviluppo duraturo e non disperdendo gli investimenti e le competenze acquisite. Il nostro obiettivo è creare una relazione sinergica tra istituzioni e attori del settore, che renda il Paese ancora più attrattivo agli occhi degli investitori ha dichiarato il Viceministro alle Imprese e al Made in Italy Valentino Valentini.

Italia protagonista: boom di eventi e investimenti in crescita

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Nel solo 2024, l’Italia ha ospitato 635 eventi di rilievo internazionale, posizionandosi al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti. Un primato che evidenzia la centralità strategica del nostro Paese nel panorama della live communication. Il 20° Monitor sul mercato degli Eventi, realizzato da ADC Group con AstraRicerche e Club degli Eventi, certifica un valore di mercato superiore a 1 miliardo di euro, con una crescita del +16,3% rispetto al 2023 e una previsione di incremento fino a 1,183 miliardi entro il 2025.

A trainare il comparto è anche la fiducia delle aziende: il 92% delle imprese ha investito in eventi nel 2024, e oltre un terzo ha destinato più del 20% del budget comunicativo proprio a queste attività. In prospettiva, il 53% delle aziende prevede di aumentare ulteriormente i propri investimenti nei prossimi due anni. Il formato preferito resta il B2B (61,7%), seguito da eventi rivolti al grande pubblico (B2C) e ai singoli individui (B2I), entrambi al 41%.

L’industria degli eventi è un motore importante dell’economia italiana ed un fiore all’occhiello del Made in Italy grazie alla quantità e alla qualità degli eventi nazionali e internazionali che promuove e organizza. Per sfruttare al meglio le opportunità che si prospettano nel prossimo futuro manca, però, un collegamento e un approccio sistemico con le istituzioni politiche ed economiche. Gli Stati Generali degli Eventi, organizzati dal Club degli Eventi e della Live Communication, hanno il preciso scopo di costruire un ponte con le istituzioni e trovare le modalità per una collaborazione più efficiente ed efficace ha dichiarato Salvatore Sagone, Presidente ADC Group, che ha organizzato e condotto i lavori degli Stati Generali degli Eventi.

Creatività, emozione e tecnologia: i driver del futuro

Perché le aziende continuano a puntare sugli eventi? Le motivazioni principali risiedono nella capacità di comunicare in modo diretto (79,1%) ed efficace (82,3%), affiancata dalla volontà di creare esperienze emozionali (67,2%) e distintive (40,4%). I nuovi driver dell’innovazione includono autenticità (19,3%), creatività (15,1%) e soprattutto Intelligenza Artificiale (30,6%), con un crescente focus sull’AI generativa come leva per arricchire la dimensione esperienziale.

Secondo due ricerche di Accenture (Consumer Pulse 2024 e CLIA/SiteMinder 2024), il 72% dei consumatori utilizza regolarmente l’AI, mentre il 92% è disposto a pagare di più per esperienze personalizzate. Il trend degli eventi ibridi, ormai adottati dal 74,5% degli organizzatori, si affianca all’impiego di tecnologie di tracciamento e analisi dati per migliorare la gestione degli eventi su larga scala. Dalla stessa survey di ADC Group, emerge inoltre che oltre il 30% degli operatori del settore partecipa a più di 40 gare all’anno, con una media di 2-4 vittorie ogni 10 partecipazioni, per un investimento per gara che può variare tra 3.000 e oltre 5.000 euro.

L’industria degli eventi va ben oltre il mero impatto economico, va pensata come una leva strategica per il nostro Paese. Parliamo di un comparto che promuove cultura e turismo, porta investimenti e dialoga al meglio con le altre industrie del Paese e per questo è necessario un approccio di partnership tra pubblico e privato, che richiede sempre un maggiore cambio di mentalità e integrazione delle competenze. L’Italia ha già dimostrato di saper valorizzare le proprie eccellenze e di trasformare i partecipanti a un evento in ambasciatori della nostra cultura nel mondo.” – ha dichiarato Simone Mazzarelli, CEO di Ninetynine, agenzia in carica come Best Event Agency 2024 e vincitrice di oltre 40 riconoscimenti italiani e internazionali nell’ambito della Event Industry negli ultimi tre anni.
Gli Stati Generali degli Eventi sono un’iniziativa importante per la nostra Industry. Abbiamo affrontato problematiche ed opportunità di un ecosistema in crescita nel Mondo e nel nostro Paese. L’obiettivo era di sensibilizzare gli attori per dare un boost a un comparto sempre più importante per la nostra economia nazionale e per offrire al panorama internazionale un sistema efficiente, creativo e al passo con le nuove tecnologie. La globalizzazione nel mercato dei grandi eventi ci fa sperare in una rete di supporti istituzionali, che facilitino l’espansione sui mercati internazionali. La presenza di grandi aziende, tra i principali utenti del nostro lavoro, ci ha permesso di confrontarci e condividere regole d’ingaggio equilibrate e sostenibili, che facilitino lo sviluppo della nostra industry– Marco Jannarelli, Presidente Next Group, vincitore in carica del Best Event Award 2024.

Una roadmap per il futuro, tra visione strategica e collaborazione

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L’edizione 2025 ha posto l’accento anche sulla Meeting Industry, con uno studio promosso da ENIT S.p.A. e condotto da ASERI – Università Cattolica in collaborazione con Federcongressi&eventi. Il report evidenzia un comparto che, in Italia, attira oltre 27 milioni di partecipanti e genera un giro d’affari superiore a 11 miliardi di euro.

La giornata si è distinta per un format immersivo: dopo quattro talk ispirazionali con ospiti di rilievo nazionale e internazionale, i partecipanti si sono divisi in tavoli di lavoro per un brainstorming collettivo. Le sessioni hanno affrontato quattro tematiche centrali: il posizionamento globale dell’Italia, le relazioni tra agenzie, partner e aziende, il rapporto con le istituzioni territoriali e l’integrazione tra tecnologia e creatività. In chiusura, l’Intelligenza Artificiale, in collaborazione con un team di moderatori, ha elaborato un “Manifesto” finale, sintesi delle riflessioni emerse e roadmap concreta per il futuro dell’Event Industry italiana.