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Sgravio Fiscale: novità per le cartelle esattoriali

Sgravio Fiscale: novità per le cartelle esattoriali
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay
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Introducendo un piano di rateizzazione esteso, l’iniziativa intende alleggerire il carico fiscale, coinvolgendo potenzialmente anche gli enti previdenziali.

Sgravio Fiscale: novità per le cartelle esattoriali
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La proposta di legge avanzata dalla Lega promette una svolta rivoluzionaria nel panorama fiscale italiano, con la possibilità di dilazionare il pagamento delle cartelle esattoriali in 120 comode rate, mitigando così sanzioni e interessi per i contribuenti.

Il disegno di legge “Rottamazione Quinquies” ha suscitato ampio dibattito sin dal suo ingresso al Senato nel febbraio scorso. Presentato dalla Lega, questo progetto di legge si pone l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale dei cittadini, offrendo la possibilità di estinguere i debiti maturati dal 2000 al 2023 con un piano di rateizzazione prolungato. Mentre l’attenzione del pubblico si concentra su beneficiari e tempistiche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha richiesto un esame minuzioso degli impatti finanziari della proposta. Scopriremo insieme i dettagli di questo disegno di legge e le sue implicazioni pratiche.

Una soluzione per l’emergenza delle cartelle esattoriali

Per la Lega, la questione delle cartelle esattoriali è un’urgenza nazionale, e la proposta di una lunga dilazione dei pagamenti appare come un’opportunità imperdibile per sollevare i contribuenti da un fardello fiscale che ammonta a circa 1.200 miliardi di euro presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Parallelamente, la Lega sta portando avanti la battaglia per un taglio dell’IRPEF destinato al ceto medio, con la rottamazione quinquies destinata a rivestire un ruolo chiave nella futura riforma del fisco.

Fin dal 2017 l’Italia ha sperimentato varie forme di definizione agevolata dei debiti fiscali, iniziando con il decreto legge n. 193/2016. Questi strumenti hanno vissuto una costante evoluzione, culminando nella rottamazione “quater”, recentemente riaperta dal DL Milleproroghe 2025. Tuttavia, la nuova rottamazione quinquies si distingue per innovazioni tese a rendere il processo più vantaggioso per chi sta cercando di rientrare in regola con le imposte.

Dettagli del funzionamento della rottamazione quinquies

La proposta si focalizza sui debiti trasferiti ad Agenzia delle Entrate Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Chi aderirà al programma potrà sanare i propri debiti diluendoli in 120 rate uguali distribuite su dieci anni. Questo metodo intende prevenire che le rate mensili diventino un pesante fardello e rispettare le scadenze divenga un’impresa impossibile per i contribuenti.

Un aspetto significativo della proposta è la possibilità di regolare i debiti senza subire il peso di sanzioni e interessi, doversi confrontare solamente con il capitale inizialmente dovuto. Inoltre, il rimborso comprenderà anche eventuali costi derivanti da procedure esecutive e dalla notifica delle cartelle.

Tempistiche e interazioni con l’agenzia delle entrate riscossione

Nel disegno di legge sono già delineati tempi e modalità per l’attuazione della rottamazione quinquies. Anche se le prime date stabilite sono trascorse, la domanda avrebbe dovuto essere presentata entro il 30 aprile. Con l’adesione al programma, i contribuenti vedranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza, nonché gli obblighi di pagamento esistenti. Durante il lasso di tempo di adesione, non saranno avviate nuove procedure esecutive e non verranno iscritti ulteriori ipoteche o fermi amministrativi.

Una volta approvata la domanda, l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà la comunicazione con l’importo complessivo e le relative rate, che andranno onorate mensilmente. Una caratteristica intrigante della proposta è la possibilità di non decadere dal piano di agevolazioni prima del mancato pagamento di otto rate, riducendo così il rischio di perdere benefici a causa di lievi ritardi nei versamenti.

Estensione della copertura della rottamazione

La rottamazione quinquies si estende oltre i debiti fiscali, inglobando anche quelli nei confronti di enti previdenziali, purché essi accettino la delibera. Enti locali hanno l’opportunità di aderire, gestendo le entrate senza sanzioni e definendo modalità specifiche di partecipazione e numero massimo di rate.

Sebbene introduca novità, questa proposta non è una new entry nel campo fiscale italiano. Sin dal 2017, la definizione agevolata ha preso piede come strumento di riduzione del debito presso l’Agenzia delle Entrate Riscossione. La sua adozione è stata sostenuta da diverse amministrazioni, a prescindere dall’orientamento politico.

La proposta, attualmente in fase di valutazione, potrebbe vedere la luce nel 2026, aprendo interessanti prospettive nel contesto legislativo. Rimarremo vigili sul suo sviluppo, valutando gli impatti futuri sul sistema fiscale.