L’abolizione del coacervo, il raddoppio delle franchigie e l’introduzione dell’autoliquidazione ridisegnano il sistema successorio italiano, aprendo una nuova era per il passaggio generazionale e la gestione dei patrimoni familiari.

L’Italia sta attraversando una trasformazione radicale nel modo in cui le successioni vengono gestite, grazie all’abolizione del “coacervo” e all’introduzione di nuove procedure fiscali e agevolazioni. Scopri come questi cambiamenti stanno rivoluzionando il passaggio generazionale e il trattamento dei patrimoni.
Un cambio di paradigma nella gestione dell’eredità
Negli ultimi anni, la pianificazione anticipata delle eredità ha acquisito un ruolo fondamentale nella gestione patrimoniale italiana. Dati recenti confermati dal Consiglio Nazionale del Notariato mostrano una crescita impressionante degli atti di donazione nel 2024, con incrementi del +6,8% per gli immobili e del +1,7% per i beni mobili. Ma cosa motiva questa impennata?
Gli italiani stanno rispondendo a due necessità principali: sostenere le nuove generazioni con redditi in calo e garantire la continuità delle piccole e medie imprese. Le recenti riforme fiscali rendono le donazioni non solo vantaggiose, ma anche un’operazione strategicamente sensata per molti.
Addio al “Coacervo”: una rivoluzione fiscale
La novità più significativa è forse l’interpretazione innovativa dell’Agenzia delle Entrate, che ha eliminato il “coacervo successorio”. Ora, invece di accumularsi, le franchigie si applicano separatamente alle donazioni e alle successioni, raddoppiando l’area esente da imposte per gli eredi.
Vantaggi per gli eredi
- Coniuge e figli: Ora godono di una franchigia totale di 2 milioni di euro, grazie alla doppia applicazione della franchigia da 1 milione per donazioni e successioni. Questo potrebbe portare a un risparmio fiscale di fino a 40.000 euro.
- Fratelli e sorelle: Anche loro beneficiano di un aumento della franchigia cumulativa, che passa a 200.000 euro, consentendo un risparmio fino a 6.000 euro.
Autoliquidazione delle imposte: una nuova procedura dal 2025

Con l’avvicinarsi del 2025, entrerà in vigore una nuova procedura fiscale: l’autoliquidazione delle imposte sulle successioni. Questo cambiamento comporta un’onere maggiore per il contribuente, che dovrà calcolare autonomamente le tasse dovute tramite comunicazioni telematiche. Tuttavia, il Fisco manterrà il diritto di verificare e correggere i calcoli entro due anni, applicando eventuali sanzioni.
Agevolazioni estese per il passaggio generazionale nelle imprese
Il sostegno alla continuità delle imprese familiari è un pilastro della recente riforma. Le aziende trasferite a coniugi e figli sono esenti da imposte, a condizione che l’attività continui o il controllo sia mantenuto per cinque anni. Questa esenzione ora si applica anche a:
- Società di servizi: Come le immobiliari.
- Società semplici: Precedentemente escluse dalle agevolazioni.
- Partecipazioni in società estere: Fruibili per realtà con sede fiscale nell’UE o in “white list”.
Gestione dei patrimoni moderni: tra digitale e nuove normative
Il panorama patrimoniale si sta evolvendo oltre il contante e gli immobili. Cresce l’importanza delle Disposizioni Anticipate di Trattamento e del “lascito solidale” a ONLUS, entrambi soggetti a benefici fiscali. Tuttavia, la sfida più grande è l’eredità digitale: un territorio ancora in gran parte non regolamentato che include account social, documenti in cloud, e portafogli di criptovalute.
Flavia Fiocchi del Consiglio Nazionale del Notariato avverte che, senza un mandato chiaro, l’accesso e il recupero delle risorse digitali possono innescare dispute internazionali, complicate dalla natura globale dei server digitali. Con questi sviluppi, l’Italia si sta adattando a un nuovo modo di concepire l’eredità, ponendo i cittadini e le loro famiglie in una posizione di maggiore flessibilità e vantaggio finanziario. La chiave sarà rimanere informati e pianificare strategicamente.

