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Priorità assegnazione carta 2025

Priorità assegnazione carta 2025
Photo by hamonazaryan1 – Pixabay
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Analisi dei criteri di priorità che favoriscono famiglie con bambini e con ISEE più basso. Scopri le variazioni locali in base al numero di carte disponibili.

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Nonostante la Carta Dedicata a Te 2025 sia stata confermata per quest’anno, l’assenza del decreto attuativo genera incertezza. Sebbene l’anno scorso il bonus assegnato fosse di 500 euro, le indicazioni per la nuova distribuzione tardano a materializzarsi. Tuttavia, estrapolando dalle norme precedenti, è possibile ipotizzare chi potrebbe qualificarsi per la ricarica o la carta prepagata nel 2025.

Quest’anno, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) continua a giocare un ruolo cruciale. Il valore del tuo ISEE non dovrebbe superare i 15.000 euro. Questo indicatore è stato, infatti, il primo biglietto d’ingresso per chi desidera beneficiare del bonus alimentare.

La chiave per la carta dedicata a te 2025

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Se hai intenzione di ricevere la Carta Dedicata a Te nel 2025, il passo iniziale è presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per calcolare correttamente il tuo ISEE. Se hai già inoltrato i dati precedentemente, assicurati di verificare il valore risultante dalla tua certificazione. Questo passaggio è essenziale per essere inclusi nella lista dei beneficiari che l’INPS redige. Queste liste vengono poi convalidate dai Comuni e infine inviate a Poste Italiane per la preparazione delle carte prepagate, mantenendo, con molta probabilità, le modalità adottate negli anni scorsi.

Il 2024 ha visto coinvolte le famiglie con un indicatore sotto i 15.000 euro calcolato al momento della pubblicazione del decreto attuativo, precisamente il 24 giugno. Ma questo non è l’unico criterio: l’INPS determina per ogni Comune i nuclei familiari eleggibili basandosi non solo sulla disponibilità delle carte ma anche su una scala di priorità ben definita.

Le regole del gioco: scala di priorità e distribuzione

Negli anni precedenti, sono state prese in considerazione prima le famiglie con ragazzi nati entro il 31 dicembre 2010, poi quelle con figli nati entro il 31 dicembre 2006, e via dicendo. A parità di condizioni tra due nuclei, prevale quello con l’ISEE inferiore. Tuttavia, poiché le graduatorie sono stabilite a livello comunale e il numero di carte varia da una località all’altra, è possibile che famiglie in situazioni simili ricevano esiti diversi: una famiglia potrebbe ottenere la prepagata, e l’altra no.

Questo sistema di assegnazione, sebbene apparentemente equo, può risultare frustrante. Immagina l’incomprensione di chi scopre di non essere incluso per una differenza minima nel proprio punteggio ISEE o per limitazioni specifiche imposte dal proprio Comune di residenza.

Esclusioni dal sostegno: chi non può ottenere la carta 2025

Non tutti coloro che soddisfano il requisito economico possono, tuttavia, godere del beneficio. La prepagata destinata all’acquisto di beni essenziali come cibo e carburante, non è compatibile con chi riceve già altre forme di supporto economico. Lo scorso anno, ad esempio, la carta non è stata erogata a chi già beneficiava di assegni di inclusione sociale, carte acquisti o sussidi per contrastare la povertà a vari livelli di governo.

Per di più, i nuclei familiari in cui almeno un membro percepisce benefit quali NASPI, DIS-COLL, indennità di mobilità, fondi di solidarietà o cassa integrazione sono esclusi dall’assegnazione del bonus spesa. Questo perché il bonus non è cumulabile con altre misure di sostegno al reddito o alla disoccupazione involontaria.

Per delle conferme ufficiali su questi criteri e altre eventuali novità, si attende con ansia l’emanazione del decreto attuativo. Questo documento risulta quest’anno in ritardo, creando un ulteriore stato di incertezza per le famiglie in attesa.