Cosa prevede la nuova legge di Bilancio 2026 per le pensioni? Il governo Meloni si prepara a introdurre importanti cambiamenti che incideranno su importi, requisiti di età e misure previdenziali. Scopriamo insieme i dettagli di queste novità che saranno oggetto di discussione in Parlamento.

Il 2026 segnerà una svolta per il sistema pensionistico italiano. Con la nuova legge di Bilancio, il governo Meloni prepara un pacchetto di riforme che interesserà importi, requisiti anagrafici e misure previdenziali. Dall’aumento delle pensioni minime per gli over 70 ai nuovi limiti di età per la pensione di vecchiaia e anticipata, fino alle modifiche per i lavori gravosi: ecco tutte le novità che cambieranno il futuro dei pensionati italiani.
Novità sugli importi delle pensioni
La bozza della legge di Bilancio 2026 porta con sé un atteso rialzo per alcune pensioni minime. Anche se non tutti i pensionati ne beneficeranno, coloro che hanno più di 70 anni vedranno il loro assegno aumentare di 20 euro al mese. L’iniziativa mira a sostenere il potere d’acquisto delle pensioni più basse, particolarmente colpite dall’inflazione. Nonostante i numerosi tentativi di Forza Italia di elevare queste pensioni a 1.000 euro al mese, l’obiettivo non è stato ancora raggiunto, ma il governo continua a introdurre incrementi specifici per le fasce più vulnerabili.
L’entità dell’aumento mensile porterà a un incremento complessivo di 260 euro annui, distribuiti su tredici mensilità. Questo adeguamento si somma all’incremento previsto a causa dell’inflazione, attualmente stimato attorno all’1,6%. Tuttavia, per beneficiare di questo incremento, i pensionati devono soddisfare due condizioni: avere un reddito complessivamente basso e avere almeno 70 anni di età.
Modifiche nei requisiti di età e contributi

Un cambiamento significativo riguarda l’adeguamento dei requisiti anagrafici e contributivi a partire dal 2027. Contrariamente a quanto temuto, questo processo sarà graduale e differenziato. I nuovi requisiti prevedono un allungamento progressivo dei tempi per accedere alla pensione, evitando un impatto brusco. Nel 2027 sarà necessario avere 67 anni e 1 mese per le pensioni di vecchiaia, con un ulteriore incremento a 67 anni e 3 mesi nel 2028. Chi spera di accedere alla pensione anticipata dovrà invece avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne nel 2026; tali requisiti subiranno incrementi graduali negli anni successivi.
Lavori gravosi e usuranti: cosa cambia?
Per i lavoratori impegnati in mansioni considerate gravose o usuranti, non ci saranno ulteriori aumenti dei requisiti anagrafici. Queste categorie continueranno a godere di alcuni vantaggi, nonostante il termine delle deroghe previste per il 2027. Attualmente, è possibile andare in pensione a 66 anni e 7 mesi anziché i 67 richiesti per altri lavoratori. Sebbene a partire dal 2027 non sia previsto nessun innalzamento dei requisiti per loro, i cinque mesi di vantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori verranno cancellati, riallineandoli agli standard generali.
