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Nuovo contratto per la sanità: tutele e opportunità

Nuovo contratto per la sanità: tutele e opportunità
Photo by DarkoStojanovic – Pixabay
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Più tutele per il personale sanitario, nuovi incentivi economici e sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni.

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Il recente accordo firmato all’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) segna un importante passo avanti per il comparto Sanità per il periodo 2022-24. Dopo una lunga negoziazione, che ha ricevuto anche l’approvazione della Corte dei Conti, ecco tutto quello che c’è da sapere sui cambiamenti che attendono questo settore.

Principali novità del contratto sanitario

Tra le novità più significative, spiccano gli aumenti salariali per oltre 580 mila professionisti della sanità, tra cui infermieri, ostetriche e personale amministrativo e sanitario. Gli incrementi possono raggiungere fino a 172 euro lordi mensili in busta paga, un beneficio che sarà percepito retroattivamente da novembre. Anche i percorsi di carriera vedono un allargamento della platea ammessa a posizioni di qualificazione elevata: chi è in possesso di una laurea triennale e sette anni di incarico funzionale, o titoli equipollenti, potrà infatti ambire a promozioni significative.

Novità nelle condizioni di lavoro

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Una delle innovazioni più interessanti riguarda l’introduzione, in via sperimentale, della settimana lavorativa corta: 36 ore articolate su quattro giorni. Questo sarà possibile solo con il consenso del lavoratore, garantendo comunque la qualità dei servizi offerti. Inoltre, si amplia l’accesso al lavoro agile con la concessione di buoni pasto, in particolare per i lavoratori con disabilità o che prestano assistenza a familiari disabili.

Protezioni e tutele maggiori per il personale sanitario

Dato il contesto delicato del settore sanitario, si è stabilita una protezione specifica per il personale che subisce aggressioni, comprendente il patrocinio legale e, su richiesta, supporto psicologico. Sono stati anche rivisti gli indennizzi di specificità per gli infermieri e per chi lavora in pronto soccorso, il cui importo può superare anche i 500 euro. Tant’è che la parte contrattuale prevede strumenti per age management e una gestione più flessibile delle ferie, che potranno essere godute anche in ore.

Riflessioni e commenti dalle parti coinvolte

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Nonostante la firma di due sindacati di categoria, Nursind e Nursing up, altre sigle come Cgil e Uil si sono opposte. La critica principale è che il contratto non soddisfa appieno le esigenze economiche dei lavoratori, non garantendo sufficiente stabilità nei trattamenti retributivi. Al contrario, Naddeo spiega come la contrattazione rappresenti un buon punto di partenza per i futuri negoziati, mentre il Ministro Zangrillo già guarda avanti, sottolineando l’importanza di chiudere al più presto il prossimo contratto per il 2025-2027.

Riflessioni dalle regioni

Le Regioni esprimono apprezzamento per i progressi fatti nell’accordo, vedendolo come un riconoscimento tangibile per quanti operano nel Servizio Sanitario Nazionale. Secondo Marco Alparone, presidente del comitato di settore Regioni-Sanità, questo accordo rappresenta un primo passo verso la costruzione di condizioni di lavoro migliori per tutto il personale sanitario. Con i prossimi negoziati già nella mente, l’obiettivo è di rafforzare l’attrattiva e la competitività del settore.