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Nuovo bonus sociale sui rifiuti: un aiuto per quattro milioni di famiglie

Nuovo bonus sociale sui rifiuti: un aiuto per quattro milioni di famiglie
Photo by Hans – Pixabay
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Dal 2026 uno sconto automatico sulla tassa rifiuti per chi ha un ISEE basso: il bonus sociale TARI aiuterà oltre 4 milioni di famiglie italiane.

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A partire dal 2026, circa quattro milioni di famiglie italiane potranno beneficiare di un nuovo supporto economico: il bonus sociale sui rifiuti. Questo incentivo, approvato recentemente dall’Autorità per l’Energia (ARERA), prevede uno sconto del 25% sulla TARI, la tassa sui rifiuti, per chi soddisfa determinati criteri di reddito. Ma come funzionerà esattamente questo nuovo bonus? Scopriamolo insieme nei dettagli.

Dettagli del bonus e la componente perequativa

La recente delibera approvata dall’ARERA rappresenta un passo significativo verso l’introduzione del bonus sociale per la tassa sui rifiuti. Tuttavia, è importante sottolineare che per finanziare questa misura è stata introdotta una “componente perequativa” di 6 euro su ciascuna utenza. Questo contributo obbligatorio, noto come UR3, andrà a incrementare la tassa sui rifiuti per tutti i contribuenti, inclusi coloro che riceveranno lo sconto. Ma quali sono i requisiti per accedere a questo beneficio?

Requisiti del bonus sociale TARI

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Il bonus sociale TARI rientra nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 2025. Per beneficiare dello sconto, gli utenti domestici devono trovarsi in una situazione di disagio economico, attestata dall’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Le soglie massime di reddito sono stabilite dall’ARERA e vengono aggiornate a intervalli di tre anni. Per il 2025, i limiti di reddito ISEE sono fissati a 9.530 euro per nucleo familiare, che si alzano a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico.

Ottenere lo sconto: un processo automatico

Una delle caratteristiche principali di questo bonus è la sua modalità di riconoscimento automatico. Non sarà infatti necessario presentare una domanda ad hoc: lo sconto verrà applicato direttamente in bolletta agli aventi diritto, purché sia stata presentata la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’attribuzione dell’ISEE. Nel 2026, verrà riconosciuto il beneficio in base ai requisiti del 2025. Il motivo di questo slittamento temporale è che la tassa sui rifiuti viene calcolata all’inizio dell’anno basandosi sui dati ISEE disponibili. Di conseguenza, le famiglie che presenteranno un ISEE inferiore alla soglia nel 2025 potranno vedere lo sconto applicato nei primi mesi del 2026.

In sintesi, questo nuovo bonus sociale rappresenta un’opportunità concreta di alleggerimento fiscale per milioni di famiglie italiane in difficoltà economiche, pur con l’introduzione di un contributo perequativo obbligatorio. Restano da vedere gli effetti di questa misura sulla gestione complessiva della tassa sui rifiuti nel paese, ma l’obiettivo è chiaro: sostenere chi ne ha più bisogno.