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Nuove norme per l’ISEE 2026: cambiamenti cruciali sull’esenzione prima Casa e patrimonio mobiliare

Nuove norme per l’ISEE 2026: cambiamenti cruciali sull’esenzione prima Casa e patrimonio mobiliare
Photo by moerschy – Pixabay
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La Legge di Bilancio del 2026 introduce importanti modifiche al calcolo dell’ISEE, focalizzandosi su esenzioni per la prima casa e nuove regole per criptovalute e money transfer.

Nuove norme per l’ISEE 2026: cambiamenti cruciali sull’esenzione prima Casa e patrimonio mobiliare
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La Legge di Bilancio 2026 porta con sé un’ondata di novità nell’ambito del calcolo dell’ISEE, seminando cambiamenti che influiscono pesantemente su come il patrimonio mobiliare viene calcolato. Cambiano le esenzioni riguardanti la prima casa e si amplia la portata del patrimonio dichiarato, includendo criptovalute e trasferimenti di denaro all’estero. Ecco una panoramica dettagliata delle prossime trasformazioni.

Modifiche all’esenzione della prima casa: un approccio cittadino

L’esenzione della prima casa nell’ambito del calcolo ISEE vedrà un significativo aggiornamento grazie all’articolo 47 della nuova Legge di Bilancio. Questa esenzione, che passa da 52.000 euro a 91.500 euro, riceve un’ulteriore maggiorazione per chi vive in grandi città. Per i residenti delle Città Metropolitane, come Roma, Milano e Torino, la franchigia raggiungerà i 200.000 euro. Questa modifica cerca di bilanciare gli alti costi abitativi che caratterizzano le zone urbane più frequentate, garantendo equità nell’accesso a importanti agevolazioni fiscali come l’assegno unico e il bonus asilo nido.

La scala di equivalenza e la DSU precompilata: un nuovo standard

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Parallelamente alle modifiche sull’esenzione della prima casa, si assisterà a un’assestamento nella scala di equivalenza utilizzata per calcolare l’ISEE. Dal 2026, le famiglie con due o più figli potranno beneficiare di percentuali di maggiorazione scalate in base al numero di componenti. Questo cambiamento mira a riflettere meglio le dinamiche familiari nel calcolo del reddito disponibile.

A partire dal nuovo anno, la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) vedrà un’importante integrazione: i dati precompilati diventeranno standard anche per le istanze presentate tramite i Centri di Assistenza Fiscale (CAF). Utilizzando risorse come l’ANPR e il PRA, l’INPS potrà rendere i dati più accurati, sfruttando la cooperazione con vari enti per migliorare la precisione delle informazioni disponibili.

Criptovalute e patrimonio mobiliare: un inasprimento della vigilanza

Una delle modifiche più significative riguarderà il trattamento del patrimonio mobiliare all’interno delle dichiarazioni ISEE. Con l’intento di ridurre le opacità e garantire che i sussidi sociali siano distribuiti equamente, dal 2026 anche le criptovalute, le giacenze in valuta estera e le rimesse di denaro verranno conteggiate nel patrimonio mobiliare. Questo passo mira a intercettare forme di ricchezza che finora sfuggivano ai radar normativi, garantendo che le persone che beneficiano degli aiuti pubblici siano effettivamente quelle maggiormente bisognose.

Questa riforma, prevista dalla Legge di Bilancio, richiede ulteriori regolamenti attuativi, con un decreto atteso dal Ministero del Lavoro in concerto con il Ministero dell’Economia. Tuttavia, l’implementazione potrebbe scontrarsi con lo scoglio dei tempi burocratici, un possibile stallo che richiederebbe ulteriore concertazione tra le istituzioni coinvolte.