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Nuove Norme per la Rendicontazione delle Spese Aziendali Cofinanziate dall’UE: Cosa Cambia?

Nuove Norme per la Rendicontazione delle Spese Aziendali Cofinanziate dall’UE: Cosa Cambia?
Photo by stevepb – Pixabay
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Nuove Norme per la Rendicontazione delle Spese Aziendali Cofinanziate dall’UE: Cosa Cambia?
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Le modalità di rendicontazione delle spese per le imprese che beneficiano dei fondi cofinanziati dall’Unione Europea sono destinate a cambiare dal 23 maggio, con l’entrata in vigore di un nuovo regolamento. Questo testo introduce importanti semplificazioni, specialmente nel calcolo del costo del personale, e amplia le tipologie di agevolazioni disponibili come contributi a fondo perduto, crediti d’imposta ed esoneri contributivi. Il Dpr 66 del 10 marzo 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 105 dell’8 maggio, aggiorna sostanzialmente la normativa nazionale relativa all’ammissibilità delle spese nei programmi cofinanziati dai fondi UE, offrendo una base comune per i principali strumenti finanziari. Questa nuova linea guida sostituisce il Dpr 22/2018, che rimane valido per i programmi dal 2014 al 2020, applicandosi in determinate situazioni anche ai progetti già in corso. Chiarisce i criteri di ammissibilità delle spese, requisiti fondamentali per l’ottenimento dei contributi, che devono essere pertinenti, tracciabili, effettive e correttamente documentate.

La Rendicontazione dei Costi del Personale

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Uno dei punti cardine del nuovo decreto riguarda i costi del personale, distinguendo tra dipendenti interni ed esterni. Per il personale dipendente, le spese ammissibili possono includere stipendi, compensi straordinari, premi, e vari oneri sociali e contributivi. È essenziale che queste spese siano correlate a mansioni svolte nell’ambito di progetti cofinanziati, convalidate da documenti come contratti e paghe. Per semplificare la rendicontazione, il decreto introduce metodi alternativi come costi standard per unità di lavoro o orari predefiniti, a condizione che siano approvati dall’autorità di gestione. Inoltre, aggiorna le norme per l’acquisto di beni e servizi, consentendo il finanziamento di costi fiscali, consulenze e altre spese accessorie, purché legate al progetto.

Le Forme di Agevolazioni Disponibili

Le agevolazioni per le imprese si presenteranno sotto forma di contributi a fondo perduto, crediti d’imposta o esoneri contributivi. Perché un credito d’imposta sia considerato ammissibile, deve soddisfare tre criteri: essere previsto da una legge nazionale specifica, sostenere obiettivi del programma come innovazione e occupazione, e rispettare le normative sugli aiuti di Stato. Lo stesso criterio si applica agli esoneri contributivi, pensati per incentivare l’assunzione di giovani, donne e disoccupati di lunga durata. Questo nuovo approccio mira a razionalizzare la distribuzione delle risorse UE, allineando le incentivazioni agli obiettivi strategici dell’Unione.

Quali Aspetti Tenere in Considerazione

È essenziale per le imprese comprendere appieno i requisiti del nuovo regolamento per massimizzare i benefici ottenibili. Ogni spesa deve essere giustificata da una documentazione adeguata e rientrare nel periodo di ammissibilità. Le imprese devono prepararsi con rigore al cambiamento, aggiornando i propri sistemi di gestione e controllo delle spese, per garantire un’integrazione efficace con le nuove disposizioni normative. Questa transizione richiede un aumento della consapevolezza e dell’adattabilità operativa, elementi cruciali per sfruttare al meglio le opportunità offerte dai fondi UE.