Nel cuore della riforma fiscale italiana si apre un nuovo capitolo: dal 1° luglio 2025, una rivoluzionaria gestione dei frazionamenti catastali entrerà in vigore. Questa riforma punta a snellire i procedimenti burocratici e potenziare la collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e gli enti locali.

L’iniziativa mira non solo a semplificare il lavoro per i professionisti, riducendo l’onere della complessità amministrativa, ma anche a rafforzare le sinergie tra l’Agenzia delle Entrate e le amministrazioni locali. Questo nuovo approccio rinnova in maniera sostanziale il processo di aggiornamento delle mappe catastali, rivoluzionando così la gestione dei documenti delle divisioni fondiarie.
Innovazione telematica per una nuova gestione catastale
La trasformazione verte sulla modalità di trasmissione degli atti certificanti i frazionamenti catastali. Queste pratiche, che dividono la terra in più porzioni, saranno ora gestite attraverso un sistema all’avanguardia. Fino ad oggi, i tecnici erano costretti a gestire manualmente il deposito dei documenti presso gli uffici comunali, un’impresa che presto sarà relegata al passato. Grazie a un canale informatico dedicato, l’Agenzia delle Entrate si occuperà della comunicazione diretta con gli enti locali.
I dati verranno inviati tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), con i Comuni che riceveranno una conferma digitale della documentazione ricevuta. Può sembrare un sogno: eliminare i lunghi viaggi verso gli uffici comunali! Questo è il futuro verso cui ci guida la tecnologia.
Digitalizzazione per trasparenza e semplicità
Questa proposta si innesta facilmente nel contesto di semplificazione delineato dalla riforma fiscale italiana. La digitalizzazione dei frazionamenti non solo rispetta l’articolo 30, comma 5-bis, del D.P.R. n. 380/2001, ma aumenta significativamente la trasparenza e la tracciabilità delle informazioni.
I professionisti non solo otterranno gli attestati di approvazione giuridica e cartografica, ma anche una copia della notifica PEC inviata al Comune, corredata dalla ricevuta di avvenuta consegna. Questo passaggio chiaro e documentato offre una certificazione incontestabile del deposito, segnando un punto di riferimento per le migliori pratiche documentali.
Evoluzione del software pregeo
Parallelamente a queste trasformazioni, l’aggiornamento del software Pregeo riveste un ruolo cruciale nella gestione dei processi catastali. Geometri e architetti scopriranno un valido alleato nella nuova versione del software, progettata appositamente per rispondere alle nuove modalità operative.
Secondo le indicazioni dettagliate nella risoluzione n. 40 pubblicata il 9 giugno, i tecnici dovranno impiegare il nuovo Pregeo 10, accompagnando la trasmissione con una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifichi il deposito digitale. La comunicazione elettronica diventa così l’unica soluzione consentita, mentre è l’Agenzia stessa a notificare il Comune interessato, snellendo ulteriormente il lavoro dei tecnici e riducendo il rischio di errori nei documenti.
Ambito di applicazione e futuri benefici
La riforma riguarda specifiche tipologie di aggiornamenti: i tipi di frazionamento (FR) per la divisione delle particelle catastali, gli atti di aggiornamento misti (FR + FM) che includono frazionamenti e modifiche mappali, e i tipi mappali con stralcio di corte (SC) per le modifiche delle aree di corte. Per queste casistiche, la telematica diventa l’unico metodo consentito, mentre per altre tipologie il sistema tradizionale rimarrà invariato.
Questa evoluzione segna un significativo passo avanti nella macchina amministrativa, introducendo modelli operativi più efficaci e coordinati. L’interconnessione diretta tra Agenzia e Comuni non solo velocizza le procedure, ma migliora la gestione territoriale. Si rivoluziona così il dialogo con i professionisti del settore, liberando risorse da compiti ripetitivi per consentire un trattamento più qualitativo dei dati catastali. Riducendo le discrepanze, la digitalizzazione si conferma non solo come progresso tecnologico, ma come un salto significativo verso un’amministrazione pubblica più moderna ed efficiente.