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Il Collasso di iRobot: L’Ascesa Dominante dei Marchi Cinesi nel Settore dei Robot Aspirapolvere

Il Collasso di iRobot: L’Ascesa Dominante dei Marchi Cinesi nel Settore dei Robot Aspirapolvere
Photo by Mentagi – Pixabay
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Il celebre marchio iRobot, noto soprattutto per il robot aspirapolvere Roomba, si trova di fronte a un momento di svolta.

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Fondata nel 1990 da un gruppo di ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT), iRobot è stata un pioniere nel trasformare visioni futuristiche in realtà quotidiana. Il suo modello di punta, il Roomba, ha cambiato il modo in cui percepiamo la pulizia domestica, diventando rapidamente sinonimo di innovazione accessibile e diffusa. Con più di 40 milioni di unità vendute in tutto il mondo, l’eredità di iRobot è indiscutibile. Tuttavia, il vento del cambiamento soffia forte e il passaggio di consegne ai cinesi è ormai inevitabile.

La Svolta Economica: iRobot cede il passo

iRobot ha recentemente annunciato la sua intenzione di avvalersi del Chapter 11 negli Stati Uniti, un passo che comporta la perdita di valore delle sue azioni e il trasferimento del controllo alla Shenzhen PICEA Robotics. Nonostante l’azienda continui a operare e mantenga il suo personale, la verità sottostante è quella di un lento declino. Questo scenario rappresenta la parabola classica delle aziende tecnologiche americane che cedono il passo sotto l’assalto della globalizzazione. Dopo un periodo di grande espansione, i conti di iRobot hanno iniziato a mostrare segni di cedimento, specialmente dopo le turbolenze del periodo post-pandemico. Costi crescenti, catene di distribuzione interrotte, e una domanda incostante hanno influito negativamente. Tuttavia, la spinta decisiva è arrivata dalla concorrenza cinese, colosso del settore che ha saputo imporsi con la sua efficiente struttura industriale.

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L’ascesa dei giganti cinesi

Negli ultimi anni, il mercato dei robot aspirapolvere ha visto l’emergere di marchi come Roborock, Narwal, e Dreame, che hanno rapidamente conquistato porzioni significative di questo settore. Queste aziende, provenienti dalle città cinesi di Pechino, Dongguan e Suzhou, hanno fatto leva su innovazione, industrializzazione e strategie di mercato aggressive. A differenza del Roomba, che rimaneva attaccato a un concetto di lusso tradizionale, questi nuovi competitori hanno cavalcato l’onda di una tecnologia più avanzata e accessibile.

L’integrazione di intelligenza artificiale, mappature evolute e sistemi di pulizia automatizzati hanno garantito a questi prodotti prestazioni eccellenti a costi competitivi. Roborock, per esempio, nel 2024, è diventato il marchio leader nel mondo per i robot aspirapolvere, sbaragliando la concorrenza grazie alla sua capacità di innovazione continua. Questo ha permesso alle aziende cinesi di penetrare mercati storicamente dominati dai marchi europei.

Un’occasione mancata: quando Amazon ha guardato altrove

Nel 2022 sembrava che per iRobot ci fosse ancora una via di salvezza. Amazon, il colosso dell’e-commerce, era intenzionato ad acquisire iRobot per integrarla nella sua visione di casa connessa. Tuttavia, il progetto è naufragato dopo il veto delle autorità europee alla concorrenza, che temevano un controllo eccessivo sui dati dei consumatori. Questo fallimento ha lasciato iRobot con un indennizzo di 90 milioni di dollari, gran parte dei quali è servita a sanare debiti pregressi.

Oggi, iRobot è una realtà economica che deve fare i conti con passività tra i 100 e i 500 milioni di dollari, segnalando la fine di un’era di autonomia e innovazione unica. La storia di iRobot rappresenta più che il semplice declino di un’azienda: è il simbolo di un intero segmento industriale che sta cedendo il passo ad attori più innovativi e aggressivi, mentre l’economia mondiale si riorganizza sotto il peso dell’industria cinese che avanza a grandi passi.