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Governo Meloni: riduzione dell’Irpef nella manovra 2026

Governo Meloni: riduzione dell’Irpef nella manovra 2026
Photo by Ralphs_Fotos – Pixabay
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Il governo italiano si prepara a introdurre un taglio significativo alle aliquote Irpef con la nuova legge di bilancio 2026, garantendo risparmi fiscali a una vasta platea di contribuenti.

Governo Meloni: riduzione dell’Irpef nella manovra 2026
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Con l’approssimarsi della presentazione ufficiale della manovra economica del 2026, il governo Meloni ha annunciato un’importante riduzione dell’Irpef. Questo intervento fiscale, destinato a chi percepisce redditi tra 28.000 e 50.000 euro, prevede un abbassamento dell’aliquota dal 35% al 33%. Anche i redditi superiori trarranno beneficio da questo taglio, con un risparmio potenziale fino a 440 euro all’anno. Ma quali sono i dettagli e le implicazioni di questa misura?

Riduzione delle aliquote: un piano di risparmio importante

Nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri, il governo ha confermato l’intenzione di ridurre l’aliquota Irpef per i redditi medi. Questa modifica, che interesserà coloro che guadagnano tra 28.000 e 50.000 euro, rappresenta un proseguimento della politica di riduzione fiscale avviata con l’inizio della legislatura. La riduzione, quantificata in effetti economici pari a circa 9 miliardi di euro nel prossimo triennio, andrà a vantaggio soprattutto di chi guadagna intorno ai 50.000 euro, favorendo un risparmio significativo sulle tasse.

Come cambierà la tabella delle aliquote Irpef?

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Attualmente, il sistema delle aliquote Irpef prevede tre fasce distinte:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • 43% per redditi sopra i 50.000 euro.

Con la nuova manovra, l’aliquota per la seconda fascia sarà ridotta al 33%, portando risparmi tangibili per i contribuenti. Chi guadagna 30.000 euro, ad esempio, risparmierà circa 40 euro all’anno, mentre per guadagni di 40.000 euro il risparmio sarà di circa 240 euro all’anno. Il beneficio più consistente sarà per chi guadagna 50.000 euro, con un risparmio fiscale di 440 euro all’anno. È importante notare che anche chi ha redditi superiori a 50.000 euro potrà approfittare di questa riduzione, grazie al sistema a scaglioni delle imposte.

Le incognite e le possibili modifiche

Resta tuttavia in sospeso la questione dell’estensione della riduzione alle fasce di reddito più alte. Nei mesi precedenti, Forza Italia ha proposto di estendere questa agevolazione fino ai redditi di 60.000 euro, il che implicherebbe un passaggio della tassazione dal 43% al 33% su questa fascia. Tale misura, se implementata, comporterebbe un significativo risparmio per i contribuenti, ma aumenterebbe notevolmente i costi per lo Stato, facendo ipotizzare che al momento l’estensione non verrà attuata. Altra questione aperta riguarda l’eventuale limitazione del beneficio fiscale per i redditi molto elevati, oltre i 200.000 euro, tramite una riduzione delle detrazioni fiscali a loro riservate. Questo è un aspetto ancora in fase di discussione.

La manovra che si sta delineando rappresenta un passo verso la riduzione della pressione fiscale sulle famiglie e i lavoratori italiani, sebbene permangano alcuni aspetti da definire. In attesa della pubblicazione ufficiale, è essenziale monitorare gli sviluppi per comprendere come queste misure influenzeranno concretamente i contribuenti. Ritieni che questo taglio possa davvero rilanciare i consumi e l’economia? Il dibattito è aperto e il futuro ci mostrerà gli effettivi risultati di queste politiche.