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Fattura elettronica: cambiamenti in vista per lo split payment

Fattura elettronica: cambiamenti in vista per lo split payment
Photo by stevepb – Pixabay
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Dal 2025, nuove norme rivedono il meccanismo di scissione dei pagamenti, escludendo determinate società dal sistema attuale. Scopri cosa ci attende nel futuro immediato delle fatture elettroniche.

Fattura elettronica: cambiamenti in vista per lo split payment
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Il meccanismo di scissione dei pagamenti, noto come split payment, subirà importanti trasformazioni a partire dal 1° luglio 2025. Questo cambiamento coinvolgerà principalmente le società quotate, che vedranno una modifica nel modo in cui l’IVA viene gestita nelle loro fatture. Emozionante, vero? Mentre ci avviciniamo a questa data, è fondamentale comprendere queste nuove dinamiche e le loro implicazioni per il futuro delle transazioni finanziarie.

Le nuove direttive dalla commissione europea

Dal primo luglio 2025, il perimetro dello split payment si restringerà, lasciando da parte le società quotate. Queste aziende, infatti, dovranno applicare l’IVA secondo le regole ordinarie. Tale decisione è frutto dell’autorizzazione concessa dalla Commissione Europea, delineata nella decisione numero 2023/1552, la quale estende l’utilizzo dello split payment fino al 30 giugno 2026, introducendo insieme modifiche rilevanti. Non è una novità dell’ultim’ora, ma un tanto atteso aggiornamento che prende il via a metà anno.

Lo split payment, parte del nostro sistema fiscale dal 2014, si focalizza sull’efficienza della riscossione fiscale. In origine, i fornitori del settore pubblico emettevano fatture senza l’importo dell’IVA, dato che l’ente pubblico si incaricava direttamente del versamento dell’imposta. Tuttavia, questa deroga temporanea agli standard europei richiede continui negoziati tra l’Italia e l’UE per garantirne l’applicabilità.

Riforma delle fatture elettroniche: adeguarsi alle nuove norme

Il cambiamento principale dal 2025 sarà significativo per le società quotate. Esse dovranno adattare i loro sistemi di gestione delle fatture per integrarvi le regole ordinarie di addebito e pagamento dell’IVA. In pratica, le fatture elettroniche emesse non riporteranno più l’articolo 17-ter del DPR 633/1972, che regolamentava lo split payment. Gli importi relativi all’imposta dovranno ora essere incassati dalle aziende fornitrici e poi versati all’Erario.

Le imprese quotate nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana saranno le prime a sperimentare questo passaggio. La responsabilità fiscale per l’IVA non sarà più condivisa tra fornitore e cliente, trasferendo l’intero onere fiscale sui fornitori stessi. Eppure, questo cambiamento non si limita a un mero aggiornamento normativo; interpreta una visione più ampia del mercato in evoluzione che richiede risposte rapide e sistemi di gestione più fluidi.

Sfide e opportunità del nuovo panorama normativo

Questa transizione presenta certamente delle sfide, ma anche opportunità per innovare e ottimizzare i processi finanziari. Le imprese dovranno riflettere su come gestire al meglio questi cambiamenti e adottare un approccio proattivo. Come potranno le aziende trasformare questi obblighi in occasioni per migliorare l’efficacia del loro sistema fiscale?

Infatti, un’adeguata preparazione e un ragionamento strategico possono offrire un vantaggio competitivo notevole. Ad esempio, aziende che investono in tecnologia per aggiornare i processi contabili e monitorare i flussi di cassa in tempo reale, potrebbero scoprire modi più efficienti di gestire le proprie finanze. Anche un’accurata formazione del personale e una revisione delle prassi aziendali esistenti saranno essenziali per adattarsi a queste novità.