Celebrare il progresso nel settore educativo: il Decreto Scuola, ora ufficialmente legge, promette innovazioni significative per il sistema scolastico italiano, generando entusiasmanti sviluppi per studenti e insegnanti.

L’approvazione recente del Decreto Scuola alla Camera dei Deputati segna un passo cruciale verso la trasformazione del sistema educativo italiano, specialmente per l’esame di Stato e l’avvio del nuovo anno scolastico 2025/2026. Questo decreto, con una serie di novità, mira a migliorare la qualità dell’istruzione, offrendo opportunità concrete a insegnanti e studenti.
Carta del docente e cambiamenti imminenti
Una delle modifiche più impattanti riguarda la Carta del Docente. Il Decreto estende la sua applicazione a 190mila docenti precari, comprese le supplenze annuali e quelle fino al termine delle attività didattiche a giugno. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, la Carta sarà utilizzabile per l’acquisto di hardware e software, limitatamente per la prima erogazione e a seguire ogni quattro anni. Anche l’uso per servizi di trasporto di persone è previsto grazie a un decreto interministeriale emesso annualmente entro il 30 gennaio. La somma di 500 euro rimane confermata, ma potrà variare in base alle risorse disponibili e agli aventi diritto.
Innovazioni nel contratto scuola e formazione

Il decreto destina 240 milioni di euro per il rinnovo del contratto scuola, affiancati da 15 milioni dedicati ad ampliare l’assicurazione sanitaria ai docenti precari. Una trasformazione interessa i percorsi formativi: i vecchi “Pcto” lasciano spazio alla “Formazione scuola-lavoro”, enfatizzando l’importanza formativa e orientativa di tali percorsi. Cambiano anche le regole per i passaggi tra indirizzi di studio nelle scuole superiori, con interventi personalizzati nel biennio iniziale e la richiesta di esami integrativi nel triennio finale, per ridurre la dispersione scolastica e garantire un successo formativo più elevato.
Viaggi d’istruzione e opportunità strutturali
I viaggi d’istruzione subiranno modifiche fondamentali: gli appalti relativi verranno assegnati secondo il miglior rapporto qualità/prezzo, e i contratti saranno classificati come “ad alta intensità di manodopera”, con un tetto massimo per il punteggio economico. Allo stesso tempo, il modello formativo “4+2”, comprensivo di quattro anni di scuola superiore seguiti da due anni di ITS Academy, diventa strutturale. Questo schema intende rafforzare il settore tecnico-professionale, agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Il periodo per completare le specializzazioni per gli insegnanti di sostegno è prorogato fino alla fine del 2026. Tale iniziativa coinvolge i docenti precari con almeno tre anni di servizio su otto, con nuovi termini per coloro che hanno qualifiche ottenute all’estero.
