Un numero sempre minore di italiani attende il Black Friday, preferendo i saldi di gennaio o rinunciando completamente allo shopping natalizio.
L’imminente Black Friday porta con sé più dubbi che entusiasmo. Secondo l’Osservatorio di Findomestic, il fervore degli sconti sembra essere in diminuzione, mettendo in evidenza un disinteresse crescente tra gli acquirenti per l’annuale fenomeno di vendite del fine novembre. Interroghiamoci sul perché di tale tendenza.
Solo una Minoranza Aspetta il “Venerdì Nero”
Chi l’avrebbe mai detto che un evento tanto atteso potesse perdere il suo fascino? Solo il 10% degli italiani ora considera il Black Friday l’appuntamento imperdibile dell’anno per gli acquisti. È interessante notare come, tra offerte speciali e sconti pre-evento come quelli del Single’s Day o della Giornata delle Offerte Amazon, i consumatori italiani stiano iniziando a sentire una sorta di “saturazione da promozioni”.
Questo spiega perché solo la metà degli intervistati intende partecipare, e appena l’11% prevede di spendere di più rispetto all’anno scorso. Sembra che molti abbiano rivolto la loro attenzione altrove, più precisamente ai saldi di gennaio, considerati da tre italiani su dieci come l’occasione più favorevole per fare acquisti. Questa percentuale coincide sorprendentemente con coloro che decidono di non acquistare regali di Natale, un segnale di come le abitudini di acquisto stiano cambiando.
Rallentamento del Potere d’Acquisto
L’economia familiare italiana è in una fase critica. Claudio Bardazzi dell’Osservatorio Findomestic ci svela che
il clima di persistente preoccupazione sembra raffreddare la febbre da Black Friday, anche se l’Istat certifica che l’inflazione è ormai sotto controllo.
Tuttavia, il 39% degli intervistati segnala una riduzione del potere d’acquisto che pesa sulle decisioni di spesa.
Sebbene i temi globali come il cambiamento climatico o le crisi internazionali siano spesso in primo piano, nella quotidianità i consumatori sono più concentrati sull’economia domestica. Non sorprende dunque che dopo una timida ripresa, le intenzioni di acquisto abbiano segnato un calo consistente per il secondo mese di fila, con un -7,2% rispetto al mese precedente. Solo il mercato delle auto usate vede una crescita (+5,4%), mentre crolla l’interesse per le auto nuove (-6,9%), in un contesto globale di crisi del settore automotive.
Declino di Elettrodomestici e Tecnologia
In uno scenario economico in cui la prudenza è la parola d’ordine, i grandi elettrodomestici sperimentano un pesante calo del 21% dopo mesi di crescita sostenuta. L’efficienza energetica non è da meno, con molte categorie che registrano segni negativi: gli impianti fotovoltaici scendono del 19%, mentre gli infissi calano del 10,8%.
E non va meglio per la tecnologia: gli italiani sembrano meno interessati agli ultimi modelli di smart TV, computer e smartphone, con una discesa rispettivamente dell’8,9% e del 15,9%. Anche il tempo libero è in retromarcia, con un decremento del 10,8% nelle intenzioni di viaggiare. Insomma, sembra che quest’anno il venerdì più atteso dagli amanti dello shopping non sarà sufficiente a invertire questa tendenza negativa.
Con la saturazione del mercato degli sconti e una economia incerta, i consumatori diventano più selettivi nelle loro spese. Quali sorprese ci riserverà il prossimo anno? Una domanda aperta con una sola certezza: le abitudini d’acquisto stanno evolvendo.