Home » Business » Agevolazioni casa 2026: cosa cambia e cosa resta

Agevolazioni casa 2026: cosa cambia e cosa resta

Agevolazioni casa 2026: cosa cambia e cosa resta
Photo by qimono – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Imminenti modifiche fiscali impatteranno le agevolazioni per la casa nel 2026. Scopri quali bonus restano, quelli che scompaiono, e come navigare al meglio in questo nuovo scenario normativo.

Agevolazioni casa 2026: cosa cambia e cosa resta
Photo by qimono – Pixabay

Dopo anni di ampie agevolazioni fiscali mirate a stimolare il settore edilizio, il panorama dei bonus casa si avvia verso una fase di stabilizzazione. Il 2026 segnerà un’importante transizione da misure straordinarie a un sistema più prevedibile anche se meno generoso. Con l’esclusione di alcune agevolazioni temporanee, i contribuenti dovranno pianificare con maggiore attenzione i loro interventi edilizi.

Nuovi assetti per misure consolidate

Nel cuore delle agevolazioni che perdurano spiccano il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus, punti cardine per chi desidera migliorare il proprio immobile. Entrambi i bonus permettono ancora la detrazione Irpef decennale, ma con aliquote differenziate a seconda della tipologia dell’immobile. I proprietari della prima casa possono beneficiare di una detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro, mentre l’aliquota per le seconde case si riduce al 36%. Questo sistema di aliquote specifiche, già applicato in passato, continua a influenzare significativamente le decisioni sui lavori edilizi, garantendo più vantaggi a chi investe nella residenza principale rispetto ad altre proprietà.

Sicurezza sismica e arredamento

Agevolazioni casa 2026: cosa cambia e cosa resta
Photo by Schluesseldienst – Pixabay

Anche le iniziative per la riduzione del rischio sismico continuano nel 2026, attraverso il sismabonus che offre detrazioni per il miglioramento strutturale degli edifici. Questo incentiva ulteriormente chi desidera incrementare la sicurezza della propria abitazione. Parallelamente, il bonus mobili ed elettrodomestici rimane disponibile, detraendo il 50% delle spese fino a 5.000 euro per acquisti destinati a immobili in ristrutturazione. Questo bonus continua a rappresentare un’opportunità accessoria, ma essenziale per coloro che modernizzano la casa, collegato direttamente alle agevolazioni sui lavori edilizi.

Riduzione dei bonus: un nuovo scenario

Se il 2026 conferma parecchie agevolazioni, segna anche la fine di altre. Il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche non verrà rinnovato oltre il 2025, concludendo la sua funzione di supporto per migliorare l’accessibilità. Parallelamente, il Superbonus, un tempo incentivo universale, centrerà il focus solo su situazioni residuali e lavori già in corso, diminuendo la sua incisività sulle attività edilizie. L’uscita di scena di questi bonus riflette un adeguamento alle nuove limitazioni delle risorse pubbliche, ma sfida i contribuenti a gestire in modo più oculato le agevolazioni ancora disponibili.

Nel complesso, il sistema di agevolazioni per la casa si trasforma in un modello più stabile nel 2026, ma che richiede conoscenze aggiornate per ottimizzare benefici e opportunità. Le maggiori agevolazioni continuano a sostenere chi investe sulla casa principale, con un quadro normativo che, se da un lato riduce il numero di bonus disponibili, dall’altro garantisce una maggiore prevedibilità.